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Contributo alla Strategia Europea per l’Equità Intergenerazionale

Contributo alla Strategia Europea per l’Equità Intergenerazionale
Rafforzare la solidarietà tra generazioni attraverso i servizi alla persona e alla famiglia

La Federazione Europea del Lavoro Domestico e dell’Assistenza Domiciliare (EFFE) accoglie con favore l’iniziativa della Commissione europea di elaborare una futura strategia europea per l’equità intergenerazionale, volta a promuovere la giustizia, la solidarietà e la coesione tra le generazioni.
EFFE sottolinea che la giustizia intergenerazionale non può essere raggiunta senza riconoscere il ruolo essenziale dei servizi alla persona e alla famiglia – il settore domestico e dell’assistenza alla persona (PHS) – nel sostenere i cittadini in tutte le fasi della vita.

L’assistenza costituisce l’infrastruttura invisibile delle società europee. Dai servizi per la prima infanzia e il sostegno ai genitori che lavorano, all’assistenza di lungo periodo per le persone anziane o con disabilità, i servizi alla persona e alla famiglia favoriscono autonomia, salute e inclusione.
Essi permettono inoltre a milioni di europei, in particolare donne, di partecipare al mercato del lavoro, creando al contempo oltre 10 milioni di posti di lavoro in tutta l’Unione. Tuttavia, questo settore essenziale rimane sottovalutato, poco regolamentato e troppo spesso non dichiarato.

EFFE invita a porre l’assistenza al centro della Strategia intergenerazionale. Garantire servizi alla persona e alla famiglia accessibili, sostenibili e di qualità è fondamentale per consentire a ogni cittadino di vivere e invecchiare con dignità, prevenire l’isolamento e ridurre le disuguaglianze territoriali.
Il settore deve essere riconosciuto come un pilastro della coesione sociale e della resilienza economica, a beneficio di tutte le generazioni.

Persistono tuttavia sfide strutturali. Le disparità territoriali limitano l’accesso ai servizi, soprattutto nelle aree rurali e nelle regioni in via di invecchiamento. Le condizioni di lavoro restano difficili, con salari bassi e protezione sociale insufficiente.
In molti Stati membri, una quota significativa del lavoro domestico e di assistenza domiciliare rimane non dichiarata, privando i lavoratori di diritti e tutele e causando perdite rilevanti di gettito fiscale e contributi sociali.
Le famiglie affrontano costi elevati e oneri amministrativi complessi, mentre le donne continuano a sopportare la maggior parte del lavoro di cura non retribuito, con conseguenti disuguaglianze di reddito, pensione e benessere.

EFFE chiede un approccio europeo globale, fondato su sei priorità:

  1. Riconoscimento formale dei lavoro domestico e dell’assistenza alla persona nella Strategia intergenerazionale e nell’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali;

  2. Accessibilità ed economicità, attraverso voucher, incentivi sociali, crediti d’imposta e meccanismi di finanziamento regionali;

  3. Miglioramento delle condizioni di lavoro e della professionalizzazione, tramite formazione, dialogo sociale e riconoscimento delle competenze;

  4. Formalizzazione dell’occupazione, attraverso strumenti amministrativi semplificati e incentivi fiscali;

  5. Riduzione dei divari di genere e intergenerazionali nella cura, investendo nei servizi formali e riconoscendo il ruolo dei caregiver informali;

  6. Coerenza con le politiche sociali ed economiche dell’UE, tra cui la Strategia europea per la cura, la Strategia per la parità di genere e il Semestre europeo.

Investire nei servizi alla persona e alla famiglia non rappresenta un costo, ma un ritorno sociale ed economico.
Tale investimento contribuisce a ridurre la povertà, a rafforzare la partecipazione al mercato del lavoro e a sostenere l’invecchiamento attivo e a domicilio, garantendo al tempo stesso dignità ed equità tra le generazioni.

EFFE invita la Commissione europea a fare dell’assistenza la base della solidarietà intergenerazionale.
Sostenere i datori di lavoro familiari, valorizzare i lavoratori del settore e garantire l’accesso universale a servizi domiciliari di qualità permetterà all’Europa di costruire una società sostenibile, inclusiva ed equa per tutte le generazioni.

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