Notizie Presentazione del Rapporto Family(Net)Work al Parlamento Europeo: affrontare il lavoro domestico non dichiarato in Europa
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Presentazione del Rapporto Family(Net)Work al Parlamento Europeo: affrontare il lavoro domestico non dichiarato in Europa

21 Maggio 2025

Mercoledì 21 maggio, Aude Boisseuil, Delegata Generale di EFFE (Federazione Europea del Lavoro Domestico e dell’Assistenza Domiciliare), e Andrea Zini, Presidente di Assindatcolf, hanno presentato presso il Parlamento Europeo il secondo documento del rapporto Family(Net)Work 2025. L’evento è stato ospitato dall’eurodeputato italiano Brando Benifei ed è stato un’importante occasione per sensibilizzare sul fenomeno diffuso e spesso sottovalutato del lavoro non dichiarato nei Servizi alla Persona e alla Famiglia (PHS) in Europa.

Il rapporto, realizzato da EFFE e promosso da Assindatcolf, analizza l’entità del lavoro domestico informale, che coinvolge milioni di famiglie e lavoratori in tutta Europa. In Italia, quasi il 60% del lavoro domestico è irregolare. La situazione è ancora più grave in altri paesi europei: Germania (90%), Grecia (76%), Slovenia (72%) e Repubblica Ceca (67%). A livello europeo, si stima che tra i 6 e i 9 milioni di lavoratori domestici non siano formalmente registrati.

Tuttavia, ottenere dati accurati resta una sfida: le metodologie di stima dell’irregolarità variano tra le fonti nazionali ed europee. Inoltre, la natura stessa del settore PHS — caratterizzato da informalità, lavoro all’interno della sfera privata e frammentazione — complica ulteriormente la raccolta dati e l’elaborazione di politiche efficaci. Il lavoro non dichiarato rimane, purtroppo, un argomento delicato e raramente affrontato apertamente dalle autorità.

Per costruire un quadro completo, EFFE si è avvalsa dei dati dell’Autorità Europea del Lavoro, dell’Eurobarometro (2018), di Eurofound, della rete ESPAN (in collaborazione con la Commissione Europea), e del PHS Employment Monitor, il più ampio studio mai realizzato sul settore.

Uno dei principali risultati del rapporto è l’importanza di un quadro normativo chiaro. Paesi come i Paesi Bassi, l’Italia e la Francia, che dispongono di una definizione giuridica dettagliata del lavoro domestico, riescono meglio a regolamentare le condizioni lavorative e a tutelare i diritti dei lavoratori. Al contrario, in 13 dei 27 Stati membri dell’UE non esiste alcuna definizione legale del lavoro domestico, rendendo difficile ogni forma di regolamentazione e tutela.

Durante l’evento, EFFE ha anche presentato il nuovo simulatore “Dom&Care Value”, lanciato lo scorso marzo. Questo strumento innovativo consente di valutare l’impatto socio-economico delle agevolazioni fiscali e dei sussidi destinati ai servizi di cura indiretti. Considerando l’elevata incidenza del lavoro non dichiarato nel settore PHS, il simulatore propone soluzioni sostenibili per favorire l’occupazione formale. Attraverso un’analisi dettagliata del caso italiano, EFFE ha dimostrato che i sussidi e gli incentivi economici generano un ritorno positivo sull’investimento e che il costo del lavoro dichiarato è inferiore a quello del lavoro informale.

Il rapporto evidenzia anche esempi virtuosi in Polonia, Romania, Austria, Belgio e Francia. In questi Paesi, incentivi finanziari ben strutturati hanno incoraggiato le famiglie ad assumere lavoratori domestici in modo regolare, garantendo loro pieni diritti sociali e lavorativi.

In vista del nuovo mandato della Commissione Europea e del Parlamento Europeo, EFFE rivolge tre richieste principali:

Nel suo intervento di apertura, l’eurodeputato Brando Benifei ha sottolineato l’importanza di disporre di dati accurati sul settore e sul lavoro non dichiarato, e di adottare politiche fiscali a sostegno dell’occupazione formale. Ha inoltre ricordato il ruolo chiave del Parlamento Europeo nell’orientare le priorità della Commissione in materia.

La presentazione è stata seguita da un dibattito costruttivo con la partecipazione di Mariagrazia Lombardi (Autorità Europea del Lavoro), Irene Wintermayr (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e Annamaria Matarazzo (Rappresentanza Permanente dell’Italia presso l’Unione Europea). Tutti i relatori hanno evidenziato l’urgenza di un’azione coordinata a livello europeo per contrastare il lavoro domestico non dichiarato.

EFFE ringrazia sinceramente tutti i relatori per il loro impegno concreto nella lotta contro il lavoro irregolare e le sue cause strutturali.

Prossimo evento del progetto Family (Net) Work, che si terrà a Roma il 16 giugno. In questa occasione presenteremo il 3° paper a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS.

Scarica il rapporto qui.

Andrea Zini, Presidente di Assindatcolf et Vicepresidente di EFFE & Brando Benifei, MEP